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intervista a Gianluca Leo

2025-05-07 13:20

Roberta Mariani

intervista a Gianluca Leo

Intervista esclusiva al direttore sportivo e bilancio stagionale

TREVIGLIESE, PARLA IL DS GIAN LUCA LEO: “QUESTI PLAYOFF SONO IL PREMIO A UN PERCORSO VERO”


Intervista esclusiva al direttore sportivo: bilancio stagionale, progetto, ambizioni future e un cammino in continua crescita

Con la stagione ormai alle battute finali e i playoff dietro l’angolo, in casa Trevigliese si respira un misto di concentrazione, entusiasmo e consapevolezza. A guidare il progetto sportivo, con competenza e visione, c’è Gian Luca Leo, direttore sportivo biancoceleste. Lo abbiamo intervistato per fare il punto della situazione e guardare al futuro del Circolo Sportivo Trevigliese.

Gian Luca, ci siamo: i playoff sono realtà. Che clima si respira nello spogliatoio?
C’è grande energia. Il gruppo ha lavorato duramente tutto l’anno per arrivare a questo punto e ora vuole godersi, ma soprattutto giocarsi, questa opportunità con ambizione. I ragazzi sanno quanto vale questo traguardo e sentono la responsabilità, ma anche l’orgoglio, di rappresentare la Trevigliese in un momento così importante.

Un traguardo meritato: che bilancio fa dell’annata sportiva?
È stata una stagione positiva sotto molti aspetti. Già da questa estate avevamo la sensazione che il progetto intrapreso fosse nella direzione giusta. Abbiamo avuto momenti complessi, com’è normale che sia, ma la risposta della squadra è sempre stata di livello. Il gruppo è cresciuto, ha maturato consapevolezza, e il lavoro quotidiano ha portato risultati. La qualificazione ai playoff è il segnale concreto che stiamo costruendo qualcosa di importante.

Parlando di progetto, può spiegarci su quali basi si sta costruendo la Trevigliese?
Il nostro obiettivo è costruire una società solida e duratura. Vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani del territorio, offrendo loro un percorso serio, formativo e ambizioso. Allo stesso tempo, vogliamo una prima squadra competitiva ma sostenibile. Sappiamo che i successi veri si costruiscono nel tempo, senza scorciatoie.

La crescita della squadra è evidente anche nei risultati degli ultimi anni…
Assolutamente. Siamo partiti da una salvezza ottenuta all’ultima giornata nel primo anno, poi siamo arrivati quinti la scorsa stagione – esclusi dai playoff solo per via della forbice – e ora chiudiamo quarti con i playoff conquistati. È un percorso chiaro, fatto di lavoro e di fiducia nei nostri mezzi. Ogni stagione abbiamo alzato l’asticella, passo dopo passo, senza mai perdere di vista la nostra identità.

E quest’anno possiamo anche celebrare i successi del nostro settore giovanile: le formazioni Under 15 e Under 14 si sono laureate Campioni Provinciali, un risultato che ci riempie d’orgoglio. Ne approfitto per ringraziare tutto lo staff del settore giovanile: la loro dedizione e competenza sono una parte fondamentale del nostro progetto.

Che rapporto ha con il patron Imeri? Una figura forte, sempre presente…
Con il patron Imeri ho un rapporto autentico e unico, fatto di rispetto, stima e intesa. È una persona che vive il club con passione totale., a volte ci sono momenti intensi, anche di “amore e odio”, ma è proprio questa la nostra forza: dal rispetto reciproco, dalla grande stima che nutriamo l’uno verso l’altro e dalla voglia condivisa di far crescere la Trevigliese, nasce un legame vero, che va oltre i ruoli.

E sul tuo futuro? Resterai a Treviglio?
Il mio futuro è strettamente legato alla figura del patron. C’è un rapporto profondo e la mia volontà è quella di fare calcio con lui, continuando questo percorso che negli anni ha già dato tanto e che, ne sono convinto, può ancora regalarci soddisfazioni importanti.

In conclusione, un messaggio alla piazza trevigliese?
Siate orgogliosi di questa squadra, perché ha dimostrato attaccamento, passione e serietà. Abbiamo ancora qualcosa da dire in questa stagione. E se continueremo a camminare tutti insieme, società, squadra e tifosi, sono certo che il futuro potrà regalarci ancora tante soddisfazioni.